Una sezione computerizzata di un edificio per uffici che mostra la pianta della struttura

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È questo l’aspetto che avranno gli uffici nel 2025?

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Nell’ultimo decennio, gli uffici hanno già iniziato ad evolversi rispetto agli squallidi cubicoli degli ambienti di lavoro del passato. L’evoluzione, tuttavia, è appena iniziata e nei prossimi dieci anni vedremo cambiamenti ancora più notevoli, secondo quanto sostiene David Thame

 

L’ultimo aspetto che avranno gli uffici del futuro è proprio quello… di un ufficio. Forse somiglieranno di più a un hotel, a una galleria d’arte o a un bel ristorante con giardino, ma non certo a un ufficio. Assolutamente no.

Questa è la conclusione che alcuni lettori hanno tratto dal pensiero creativo e controcorrente di MoreySmith, uno dei più noti studi di design e architettura in Europa. In collaborazione con The Future Laboratory, la società di consulenza ha pubblicato il Workplace Futures Report(1), in cui rivela quale potrebbe essere l’aspetto degli uffici entro il 2025.

Il report identifica i tre principali trend sociali e demografici che portano a ritenere che gli ambienti di lavoro di domani somiglieranno più a una casa o a un hotel, piuttosto che alla fabbrica di colletti bianchi a cui vengono associati oggi.

Il primo di questi trend è rappresentato dai dati. Influenzati dai dispositivi indossabili che registrano e analizzano la nostra routine quotidiana e i nostri modelli di vita, gli ambienti di lavoro si integreranno con la nostra tecnologia personale per monitorare emozioni e produttività.

Allo stesso tempo, con il prolungarsi della vita lavorativa, negli ambienti di lavoro saranno presenti più fasce d’età, dai ventenni alla loro prima esperienza, ai genitori di 30 e 40 anni, fino ai veterani di 60 e 70 anni. Ogni gruppo avrà bisogno di un tipo di spazio diverso.

Al terzo e ultimo posto troviamo l’onnipresente tecnologia basata su schermo della nostra epoca. In futuro, la progettazione degli ambienti di lavoro mirerà a filtrare la distrazione digitale in modo che la produttività aumenti senza che i lavoratori si sentano privati dei propri dispositivi.

L’effetto combinato di questi fattori darà vita a uffici "non più costituiti da una banale scrivania in un edificio anonimo e insignificante", afferma il report. Al contrario, diventeranno hub multi-generazionali in cui uomini e donne di tutte le età potranno non solo lavorare, ma vivere la quotidianità.

Il rapporto prevede anche tre modi in cui il posto di lavoro moderno si adatterà e si evolverà per riflettere queste tendenze. Il primo suggerisce che il luogo di lavoro diventerà più simile a un essere vivente a sé stante (un "ambiente di lavoro senziente"). Il secondo prevede un ufficio che si sente e si comporta come una destinazione comunitaria (un "ambiente di lavoro accogliente"). Il terzo immagina uno spazio progettato per una forza lavoro che va dai ventenni ai settantenni (un "ambiente di lavoro multi-generazionale"). Molti, forse la maggior parte, saranno una combinazione di tutti e tre e assieme trasformeranno il nostro modo di lavorare.

L’ambiente di lavoro senziente

L’ambiente di lavoro senziente è probabilmente il più vicino a diventare parte della realtà quotidiana di oggi. Mentre gli uffici erano una volta luoghi passivi e ostili che costringevano i lavoratori ad adattarsi, il posto di lavoro di domani funzionerà il contrario, adattandosi alle esigenze dei suoi occupanti, e sarà progettato e costruito per incorporare migliaia di sensori in grado di interagire con i dispositivi indossabili e gli smartphone dei lavoratori. "Il risultato", predice il report, "sarà un luogo aperto alla personalizzazione, che porterà alla formazione di bolle atmosferiche attorno ai singoli lavoratori".

MoreySmith afferma che le app in grado di interagire con l’ambiente di lavoro senziente saranno onnipresenti, non solo per sostituire cartellini e badge, ma anche per garantire una maggiore soddisfazione dei lavoratori. Questo sta già accadendo nell’edificio Edge di Deloitte ad Amsterdam, dove un’app controlla il parcheggio, l’assegnazione giornaliera delle postazioni, l’accesso all’armadietto e l’ordinazione di cibo. Deloitte ritiene che ciò abbia portato al 60% in meno di assenze, al quadruplicarsi delle domande di lavoro e ad un sostanziale aumento della fidelizzazione dei talenti.

Il progetto computerizzato di un piano adibito a uffici

L’ambiente di lavoro accogliente

Dalla metà alla fine del 2020, anche l’ambiente di lavoro accogliente entrerà a far parte della nostra routine lavorativa, secondo quanto afferma MoreySmith. A differenza di oggi, dove gli ingressi sono sorvegliati con la massima severità e gli ambienti sono rigorosamente riservati al personale, l’ambiente di lavoro accogliente affiancherà spazi pubblici e privati in un mix soddisfacente e rilassante. I luoghi di lavoro comprenderanno ristoranti e caffè pubblici, terrazze panoramiche, gallerie d’arte, barbieri, nail bar e persino hotel, dato che l’ambiente di lavoro entra nell’economia della condivisione.

Saranno altre le caratteristiche importanti di un ufficio, quelle in grado di distogliere dalla routine e di offrire attività variegate. A Dublino, sia la software house californiana Workday sia la sede Dropbox di San Francisco hanno già introdotto sale musicali ben attrezzate. La suite musicale Dropbox è un incrocio tra uno studio di registrazione e un fumoso jazz club, sicuramente diverso da quello che normalmente si trova in un ufficio(2).

Secondo lo psicologo Michael Corballis, citato nel report di MoreySmith, questi nuovi ambienti di lavoro ci aiuteranno fornendo i giusti tipi di distrazione. "Nell’adattarci a un mondo complesso, dobbiamo sfuggire al qui e ora, prendere in considerazione possibili futuri, rimuginare sugli errori del passato e capire come funzionano le menti degli altri", afferma.

L’ambiente di lavoro multi-generazionale

Con la crescita dell’aspettativa di vita e con l’estensione della vita lavorativa oltre i 60 e i 70 anni, l’ambiente di lavoro del futuro sarà popolato da diverse generazioni di persone.

Entro la fine del 2020, l’ultimo dei baby boomer si troverà fianco a fianco con i Millennial dominanti e con la Generation Z nativa digitale, in un mix che comporterà spazi insonorizzati per chi non ha più la pazienza di sopportare il chiacchiericcio dei giovani e postazioni mentor per aiutare a trasmettere informazioni dal più anziano al più giovane e viceversa.

Secondo il report, ben presto diventeranno comuni gli incubatori di diversità, ovvero spazi con una forte propensione alla sensibilizzazione, che aiutano le persone in aree di lavoro non familiari o impegnative(3).

Le esigenze delle donne saranno particolarmente importanti in un ambiente di lavoro multi-generazionale e determineranno un cambiamento in termini di priorità e di servizi. Asili nido insonorizzati, strutture per l’allattamento e parcheggi per carrozzine e passeggini verranno aggiunti a nuovi schemi d’ufficio, assieme a sale benessere e spazi di incontro.

Scegli la tua tribù

Anche se i migliori designer di interni e pianificatori di spazi si esprimono a supporto dei risultati del rapporto MoreySmith, molti dicono che sottovaluta una parte fondamentale del luogo di lavoro di domani: il modo tribale in cui pensano gli esseri umani.

Il designer Atul Bansal, co-fondatore dello Sheila Bird Group, ha contribuito a creare il nuovo stile degli uffici arredati di Manchester: elegante, pulito, colorato e ricco di stimoli. Secondo Bansal, l’ambiente di lavoro del futuro potrebbe essere difficile da definire.

"Il design del luogo di lavoro si riduce alle tribù", afferma. "Siamo tutti tribù di vario genere e tutti vogliamo sentirci circondati dal resto della nostra tribù, sia essa composta dai nostri colleghi, dal settore in cui operiamo o dalla nostra rete più ampia".

"Ecco perché la community è la chiave per l’ufficio", aggiunge. "È necessario concentrarsi sulle persone all’interno dell’ambiente di lavoro e al di fuori di esso e su come si relazionano tra loro attraverso i servizi e il design".

Sfortunatamente, suggerisce, non si tratta di un aspetto che può essere facilmente toccato o avvertito. "Quella di tribù è una nozione transitoria ed estremamente volubile e afferrarla è come cercare di catturare una farfalla", dichiara.

L’ambiente di lavoro tribale sarà dunque la prossima grande innovazione che cambierà il volto degli uffici negli anni successivi al 2025? Non ci resta che aspettare di scoprirlo da soli.

 


David Thame scrive di proprietà commerciali da 30 anni e oggi appare regolarmente in testate britanniche come Estates Gazette, Manchester Evening News, ShD Logistics e il sito web immobiliare statunitense bisnow.com

Fonti:

(1) http://www.worktechacademy.com/content/uploads/2018/02/The-Future-of-the-Workplace-Report-Morey-Smith-and-The-Future-Laboratory.pdf

(2) https://www.bisnow.com/dublin/news/office/funky-89352

(3) http://dsq-sds.org/article/view/6099/4819