Una panoramica sullo skyline di una città

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Quali sono i Paesi all’avanguardia nel lavoro flessibile? Prova a indovinare.

Tempo di lettura:  7 Minuti

Il lavoro flessibile sta cambiando il mondo, trasformandosi, ad esempio, in una mano amica per tanti giovani disillusi o in uno strumento di semplificazione del traffico in tante delle città più congestionate del mondo. Ecco cosa ci dice Paul Sillers.

 

1. La Nuova Zelanda e l’aumento della produttività

Perpetual Guardian, una società fiduciaria con sede ad Auckland, a marzo di quest’anno ha condotto un esperimento senza precedenti sulle pratiche del lavoro flessibile. I risultati sono stati sorprendenti. A 240 dipendenti della società è stato offerto un giorno libero alla settimana per sei settimane, senza modificare in alcun modo le altre condizioni di lavoro. In breve: stessa retribuzione, orario ridotto. La sfida per i lavoratori consisteva nel mantenere comunque lo stesso livello di produttività di una settimana di cinque giorni. Ci sono riusciti? Sì, escogitando modi innovativi di lavorare in un intervallo settimanale ridotto.

Christine Brotherton, responsabile del personale e delle capacità dell’azienda, sostiene che se i dipendenti si sentono coinvolti dal loro lavoro e dal loro datore di lavoro, sono automaticamente più produttivi. "Crediamo che per accrescere l’efficienza sia necessario incrementare la concentrazione e la motivazione del personale. Questo esperimento ci ha permesso di dimostrare le nostre teorie"(1). Come darle torto?

L’Auckland University of Technology e l’University of Auckland, attraverso una ricerca qualitativa e quantitativa(2), hanno dimostrato che l’esperimento della settimana lavorativa di quattro giorni ha migliorato l’equilibrio lavoro-vita privata dei dipendenti dell’azienda del 24%, ridotto i livelli di stress del 7% e aumentato "il livello di soddisfazione generale del 5%"(3). Non male per un esperimento. Occorre sottolineare che non è stata riscontrata alcuna riduzione nelle prestazioni lavorative, ma, piuttosto, un aumento marginale delle stesse nella maggior parte dei team(4). Tutto ciò ha suscitato grande interesse tra i media sia a livello nazionale sia internazionale. Chi ci dice che quello che era solo un esperimento non può diventare una regola? Secondo il New Zealand Herald, altre aziende neozelandesi stanno seguendo con molta attenzione le prossime mosse di Perpetual Guardian(5).

2. Carpe diem, Malesia

Cosa ha spinto la Malesia ad adottare pratiche di lavoro flessibili? In primis, il bisogno di offrire pari opportunità alla forza lavoro. Secondo un recente studio di TalentCorp ed E&Y, il 90% delle organizzazioni malesi riconosce l’importanza di offrire flessibilità(6). La realtà, però, fino a poco tempo fa, era ben diversa. Lo chiarisce un altro studio, secondo cui a un 58% di dipendenti malesi che non ha gli strumenti giusti per lavorare da casa, si contrappone un 36% che non ha la possibilità di scegliere il lavoro flessibile. La conseguenza? Il 94% delle donne che hanno risposto al sondaggio ha dichiarato che cercherà un nuovo lavoro nei prossimi 12 mesi(7).

Del problema dell’elevato turnover nelle aziende si è occupato anche il Vice Primo Ministro del Paese, che sta promuovendo politicamente l’adozione del lavoro flessibile, che consentirebbe alle donne di sfruttare le loro competenze professionali mantenendo un equilibrio con le loro responsabilità parentali. Datuk Seri Dr Wan Azizah Wan Ismail (che è anche Ministro dello sviluppo delle donne, della famiglia e della comunità) spiega: "Abbiamo tantissime donne istruite e con esperienza che però devono anche prendersi cura di bambini piccoli. Dobbiamo cogliere questa grande opportunità per evitare una grande perdita per il Paese"(8).

Le aziende? Si stanno adeguando. Citibank, ad esempio, è la prima banca in Malesia a offrire servizi per l’infanzia(9), in aggiunta a possibilità di lavoro con orario flessibile, lavoro da remoto, settimana di lavoro ridotta, job sharing, lavoro part-time e congedi(10). EY Malaysia, d’altro canto, offre ai dipendenti in ruoli di supervisione orari di lavoro sfalsati, la possibilità di lavorare part-time da casa, interruzioni di carriera, congedi sabbatici e pensionamento scaglionato. Non basta? Esiste anche un accordo di lavoro flessibile informale che permette ad alcuni dipendenti di lavorare da casa o di prendersi del tempo libero per gestire questioni personali, lavorando a stretto contatto con i team per garantire il raggiungimento degli obiettivi(11).

IBM Malaysia, dal canto suo, offre un programma di mobilità ai suoi dipendenti che possono lavorare da casa o dalla sede dei clienti, nonché possibilità di lavoro part-time e di settimane di due o tre giorni(12).

3. Al Sudafrica piace il controllo da remoto

Città del Capo, una delle città più congestionate in tutto il mondo(13), ha deciso di aiutare la sua forza lavoro a dire addio alle frustrazioni legate al traffico infernale che la caratterizza(15). Come? Adottando soluzioni di lavoro da remoto(14) e flessibile. Le arterie della metropoli, già intasate, vanno al collasso quando, a causa delle frequenti interruzioni dei servizi ferroviari, migliaia di lavoratori sono costretti a ricorrere alle loro auto per recarsi al lavoro. Le misure di lavoro flessibile, che comprendono opzioni di telelavoro, lavoro da remoto e lavoro da casa(16), possono aiutare a rimettere in moto la città. Lo sanno bene le autorità che stanno cercando di convincere i datori di lavoro a diventare parte integrante di questa iniziativa. Fortunatamente, l’idea sta iniziando a prendere piede.

Grant Thornton, agenzia di consulenza fiscale, è stata una dei pionieri del lavoro flessibile a Città del Capo(17). L’azienda richiede ai suoi dipendenti di lavorare 8 ore al giorno da lunedì a giovedì e 7,5 ore il venerdì. Dove sta la novità? Nel fatto che i lavoratori possono decidere quando iniziare e finire di lavorare in un intervallo compreso tra le 6:30 e le 17:45.

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Il 90% delle organizzazioni malesi riconosce l’importanza della flessibilità

 

4. La Germania e la ricerca dell’equilibrio

In Germania sono bastati alcuni "scioperi di avvertimento" all’inizio dell’anno per avvertire i datori di lavoro che i dipendenti non stavano affatto scherzando e spingerli a cedere alle pressanti richieste di opportunità di lavoro flessibile(18). L’accordo raggiunto permetterà a quasi un milione di dipendenti del Baden-Württemberg di ridurre il proprio orario lavorativo settimanale da 35 a 28 ore per un massimo di 2 anni per occuparsi di impegni familiari. Bel colpo!

Nel corso di una trattativa recente, Deutsche Bahn ha offerto ai suoi dipendenti la possibilità di scegliere tra un aumento dello stipendio, una riduzione degli orari di lavoro e un maggior numero di giorni liberi. Ebbene, più del 50% dei lavoratori dell’operatore ferroviario ha scelto di avere più giorni liberi(19).

Questo non mette in dubbio la dedizione al lavoro per cui i tedeschi sono tanto famosi(20), per carità, ma evidenzia il crescente bisogno di flessibilità. La ricerca di opportunità di lavoro flessibile si è ampiamente diffusa tra le grandi aziende e le istituzioni della Germania, anche grazie agli alti livelli di occupazione e alla necessità sempre più impellente di trovare professionisti competenti che caratterizzano l’economia del Paese.

Un esempio? Il sindacato Verdi sta chiedendo a Deutsche Post di offrire a circa 130.000 dipendenti un aumento salariale del 6% o una maggiore quantità di tempo libero(21). Ma il gruppo di logistica e servizi postali non è solo. Le richieste per accordi di lavoro flessibile da parte dei sindacati hanno raggiunto anche nomi noti in tutto il mondo, come Porsche e Daimler, azienda che produce le auto Mercedes-Benz(22).

5. Il Giappone e i suoi (pochi) giovani

Il declino costante del tasso di natalità(23), l’invecchiamento della popolazione(24) e gli effetti negativi del superlavoro(25) sono sotto gli occhi di tutto il Giappone e dei reparti delle risorse umane. C’è, però, qualcosa che non torna: secondo le ultime statistiche ufficiali ben 600.000 giovani giapponesi sono disoccupati(26). Il Governo corre ai ripari. Come? Con il lavoro flessibile, che dovrebbe aiutare i giovani ad acquisire le competenze rivelanti per diventare più appetibili dal punto di vista lavorativo all’interno di una forza lavoro altrimenti sempre più scarsa.

L’obiettivo è dunque quello di coltivare, anche mediante incentivi, una nuova mentalità nel mondo del lavoro giapponese, più orientata ai vantaggi offerti dal lavoro flessibile. Esempi pratici? Il lavoro da remoto, che, tra l’altro, ridurrebbe il numero di pendolari schiacciati nei treni del Paese, il telelavoro e altri metodi di collegamento agli uffici mediante Internet e il cloud.

Le aziende non hanno perso tempo e hanno iniziato a usare la tecnologia per coinvolgere e formare le giovani risorse sottoutilizzate, adottando metodi di lavoro da remoto. Un esempio su tutti: la società con sede a Tokyo SODATEAGE-NET, in collaborazione con Microsoft Japan, ha condotto un programma di tirocinio in telelavoro chiamato "Youth UP"(27). In pratica, Microsoft invia degli istruttori a delle ONG con l’obiettivo di aiutare i giovani a costruire solide competenze IT e fornire corsi di formazione per il personale del gruppo di supporto affinché diventino a loro volta istruttori IT. Al progetto, lanciato 2 anni fa, hanno aderito ben 41 ONG in tutto il Giappone.

Anche l’iniziativa separata intrapresa ad agosto di quest’anno da Takeda è interessante. L’azienda farmaceutica ha svelato il suo "sistema di lavoro altamente flessibile"(28) che include l’abolizione delle ore di lavoro minime al giorno, l’introduzione di riposi di mezza giornata, pause ulteriori durante la giornata lavorativa, pause brevi durante l’orario lavorativo per appuntamenti medici o visite alla banca, soggette all’approvazione del supervisore, e, infine, il passaggio al telelavoro (ovvero una modalità di lavoro flessibile e da remoto, ma non necessariamente da casa).

6. La rivoluzione del Regno Unito

L’autorevole HSBC(29) sostiene che l’89% dei dipendenti britannici ritiene che il lavoro flessibile sia indispensabile per accrescere i livelli di produttività, e aggiunge che è più probabile che sia proprio il lavoro flessibile ad accrescere la produttività dei lavoratori piuttosto che gli incentivi finanziari. Come se non bastasse, l’81% dei lavoratori britannici che ha la facoltà di lavorare da remoto crede che questa opportunità sia utile per migliorare la propria produttività. Il collegamento tra il lavoro flessibile e l’aumento della produttività non potrebbe essere più chiaro.

Timewise(39), agenzia di consulenza sul lavoro flessibile, paladina dell’agilità lavorativa, sviluppa programmi che si adattano ai casi aziendali e agli obiettivi strategici delle organizzazioni. Provocare il cambiamento culturale, aumentare la neutralità di genere, integrare la flessibilità nei lavori, convincere i dirigenti ad adottarla e raccogliere i dati dei programmi di successo: ecco il piano di azione in 5 fasi pubblicato da Timewise in collaborazione con Deloitte(31).

Il "Timewise Power 50" premia ogni anno(32) i leader e i dipendenti innovativi che, secondo la società di consulenza, promuovono il lavoro flessibile. Uno dei vincitori del premio è stato il Lloyds Banking Group per "la recente decisione di adottare un approccio basato su team al lavoro agile, supportato da un set di strumenti che aiuta il responsabile di progetto a prendere in considerazione le esigenze di tutto il team durante la pianificazione dei ruoli". Oggi la parola chiave di Lloyds è "agilità". Il 90% circa delle offerte di lavoro è definita agile, rispetto a una media nazionale del 12%.

Anche il Ministero della Difesa del Regno Unito è stato premiato per il suo esperimento di servizio flessibile. L’obiettivo dell’esperimento è capire come il lavoro flessibile potrebbe aiutare il personale a ridurre il livello di impegno per un periodo di tempo limitato nel corso di una carriera di servizio più lunga.

 


Paul Sillers è un giornalista britannico e autore di International Business Etiquette 20:20

Fonti:

(1) https://www.perpetualguardian.co.nz/our-services/four-day-working-week-trial

(2) https://www.theguardian.com/world/2018/jul/19/work-less-get-more-new-zealand-firms-four-day-week-an-unmitigated-success

(3) https://www.employeebenefits.co.uk/issues/july-2018/perpetual-guardian-four-day-week/

(4) https://www.employeebenefits.co.uk/issues/july-2018/perpetual-guardian-four-day-week/

(5) https://www.nzherald.co.nz/business/news/article.cfm?c_id=3&objectid=11990560

(6) http://www.theedgemarkets.com/article/more-organisations-see-importance-worklife-practices

(7) https://hrasiamedia.com/uncategorized/2018/75-of-malaysian-mothers-quit-their-jobs-due-to-a-lack-of-flexibility/

(8) https://www.nst.com.my/news/nation/2018/06/378523/flexi-hours-work-arrangement-women-should-be-implemented-dpm

(9) https://www.citigroup.com/citi/news/2010/101123d.htm

(10) https://www.makchic.com/family-friendly-companies-work-malaysia/

(11) https://www.ey.com/my/en/careers/students/life-at-ey#fragment-0-na

(12) https://www.makchic.com/family-friendly-companies-work-malaysia

(13) https://www.tomtom.com/en_gb/trafficindex/list?citySize=LARGE&continent=ALL&country=ALL

(14) http://resource.capetown.gov.za/documentcentre/Documents/City%
20strategies,%20plans%20and%20frameworks/TDM%20Strategy.pdf

(15) https://businesstech.co.za/news/business/244325/cape-town-adopts-flexible-working-hours-to-solve-its-worsening-traffic-problem

(16) https://www.tda.gov.za/en/transport/transport-network/congestion/

(17) https://www.grantthornton.co.uk/insights/unlock-the-potential-for-growth-of-your-people/

(18) https://www.bbc.co.uk/news/world-europe-42959155

(19) https://uk.reuters.com/article/us-germany-wages/german-union-ig-metall-threatens-all-out-strikes-ahead-of-wage-talks-idUKKBN1EZ0XG

(20) https://data.oecd.org/lprdty/gdp-per-hour-worked.htm

(21) https://uk.reuters.com/article/us-germany-wages/german-union-ig-metall-threatens-all-out-strikes-ahead-of-wage-talks-idUKKBN1EZ0XG

(22) http://www.hrreview.co.uk/hr-news/strategy-news/german-industrial-workers-win-right-flexible-hours/110037

(23) https://asia.nikkei.com/Economy/Five-things-to-know-about-Japan-s-work-reform-law

(24) https://www.regus.it/work-uk/japan-embraced-flexible-working/

(25) http://uk.businessinsider.com/japan-is-facing-a-death-by-overwork-problem-2018-3?r=US&IR=T

(26) https://tradingeconomics.com/japan/youth-unemployment-rate

(27) https://news.microsoft.com/apac/features/working-for-a-change-breaking-free-from-the-traditional-work-culture-in-japan/

(28) https://www.takeda.com/newsroom/takeda-announces-introduction-of-new-highly-flexible-work-styles/

(29) https://www.about.hsbc.co.uk/-/media/uk/en/news-and-media/cmb/171108-flexible-working.pdf

(30) https://timewise.co.uk/

(31) https://timewise.co.uk/wp-content/uploads/2018/05/Manifesto-for-change.pdf

(32) https://timewise.co.uk/employer-awards-2018/